DEEP FESTIVAL / DI FRONTE AGLI OCCHI DEGLI ALTRI – VIRGILIO SIENI
Performance
VIRGILIO SIENI
DI FRONTE AGLI OCCHI DEGLI ALTRI
Coreografia e Interpretazione Virgilio Sieni
Musica eseguita dal vivo Naomi Berrill (violoncello)
Produzione Compagnia Virgilio Sieni
Theatre Le Merlan Scene Nationale à Marseille
La Compagnia Viriglio Sieni è sostenuta da
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Firenze
Di fronte agli occhi degli altri è un progetto raro, che si costruisce partendo dall’incontro con persone e comunità.
Lo spettacolo nasce nel 2012 su invito del Museo della Memoria di Bologna, come testimonianza e denuncia della tragedia di Ustica del 27 giugno 1980; partendo da questa esperienza, è nata la volontà di continuare il percorso attraverso nuove opportunità d’incontro.
Fino a oggi il progetto è stato realizzato oltre che a Bologna, a Gibellina con la partecipazione dei terremotati del Belice, a Modena e Sarzana con la partecipazione degli ultimi partigiani rimasti, a Milano dove Virgilio Sieni ha dedicato il lavoro alla strage di Piazza Fontana e a Brescia dedicato alle vittime di Piazza della Loggia.
La struttura del lavoro si articola in un passaggio da mano a mano che avviene tra Sieni e gli ospiti: i partecipanti sono coinvolti pienamente in danze adiacenti, a contatto, come risonanze continue dal di dentro, trame che di volta in volta si compongono rispetto alle singole identità. Tutto fa riferimento al vissuto di ciascuno, agli avvenimenti che hanno tracciato le diverse esistenze. «Voler incontrare queste persone – afferma Virgilio Sieni – che con la loro esistenza ci rammentano la necessità di condivisione negli eventi e nelle tragedie, diviene per me un “gioco del tatto” che continuamente vuol rendere dignità, libertà e riscatto alla condizione di appartenere a un corpo. Aprire un ciclo inesauribile di danze in memoria coincide, infine, con il mio essere nella danza».
Dalla rassegna stampa:
“Uno spettacolo commovente e vibrante, di una grazia e di una delicatezza toccanti, che non può che riempire lo spettatore di gratitudine verso un passato che, a differenza di tanti presenti, ha saputo resistere e rinascere, e di stupore per la magnificenza che scaturisce dall’interazione corporea ed emozionale tra gli ex partigiani in scena e il fantastico”
Laura Solleri, La Gazzetta di Modena
“Il coreografo danza e invita uno per uno o a piccoli gruppi gli ospiti a ballare. Sono incontri semplici, piccoli movimenti che si ripetono, quasi a specchio, tra Sieni e gli altri. Nessun danzatore tra gli ospiti, ma la verità è lì ed è cura, rispetto del gesto come del sentimento. Fa impressione sentire come il teatro, a volte, può rivelare la vita pur muovendosi tra finzione e realtà. Le mani che si toccano, i movimenti di braccia che si moltiplicano nel copiarsi come in un gioco di bambini. E’ si è travolti dalla forza comunicativa del gesto che è figlio del dolore, che non è moto disperato, ma che, nella sua astrazione, come un miracolo, è condivisione”
Francesca Pedroni, Il Manifesto
Per Info:
05861864087
info@nuovoteatrodellecommedie.it